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Nello studio della storia antica, quello dell'Egitto romano (30 a.C.-284 d.C.) rappresenta un caso unico, sia per il trattamento riservato alla provincia al momento della sua annessione sia per l'impressionante numero di documenti conservati. Dopo secoli di dominazione greca, che aveva però mantenuto l'indipendenza del regno e aumentato i confini territoriali, il paese si avviava a diventare una delle province di un impero tanto vasto quanto oppressivo. Passata l'epoca della splendida civiltà faraonica, l'Egitto seppe comunque evolversi e reinventarsi, mantenendosi al centro del mondo mediterraneo, fiorendo e persino eccellendo in nuove forme espressive. Attraverso lo studio delle fonti antiche e dei reperti archeologici, l'Egitto romano emerge in questo volume come una regione straordinaria, crocevia di culture e tradizioni, dove il sostrato indigeno, forte di una tradizione plurimillenaria, si incontra e si scontra con i nuovi elementi ellenistici, romani, vicino orientali e giudeo-cristiani. L'Egitto romano è terreno per una società multiculturale che negli oltre tre secoli di dominazione romana mantiene inalterati il prestigio e la cultura di una grande potenza mediterranea.